La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
Apporto delle Assicurazioni e relazioni con le Banche
21/Gennaio/2019
Attualità economiche sociali

Oggi, e più di prima, occorre che si persegua fermamente l'azione per favorire l'attività d'impresa capace di far ritrovare fiducia e sicurezza nel futuro.

Per una ripresa degli investimenti, occorre che il risparmio pervenga alle imprese non solo attraverso i canali del credito bancario, ma anche attraverso un adeguato apporto del mondo finanziario, nel senso più ampio.

Con questa considerazione, vengono chiamate in cause le compagnie di assicurazione; le quali, dopo l'interesse creato attraverso il decreto competitività, del 2013, avevano rallentato il loro interesse, frenati dallo scoglio del finanziamento diretto alle PMI.

Oggi, a seguito della necessità della banche di trovare più ampi aree di rendimento, si è rilanciato il fenomeno della bancassurance.

Dal 1 ottobre, con l'entrata in vigore del nuovo quadro regolamentare introdotto dalla IDD (Insurance Distribution Directive), la Direttiva UE sulla distribuzione assicurativa, la Bancassurance diventa una realtà sempre più concreta e definita nell'ampio mercato della distribuzione di prodotti assicurativi.Il nuovo, auspicato rapporto fra le banche e le compagnie assicurative si propone lo sforzo di presentare alla clientela servizi e polizze sempre più personalizzati in tutti i rami (vita, danni etc.)

Le disposizioni dettate vogliono  creare un clima favorevole, per un comparto che deve restare al passo con i tempi e rendersi flessibile, meno standardizzato, fidelizzando il cliente con un rapporto più stretto, collaborativo e trasparente, anche per superare antichi retaggi e diffidenze.

Le sfide che riguardano la futura bancassurance sono quelle che investono ogni nuova impresa: da un lato la necessità di formare un personale preparato ai nuovi linguaggi di programmazione, per giungere alla possibilità di offerte calibrate, tramite sofisticati software, dall'altro, il bisogno di stare al passo con i tempi, digitalizzando quanto più possibile i processi di lavoro, anche per raggiungere il cliente in ogni momento tramite pc, smartphone etc.

A testimonianza delle rapide evoluzioni in questo settore, all'interno di alcuni Istituti bancari è  nata la figura del responsabile per la distribuzione dei prodotti assicurativi. In molti casi già si pensa ad una struttura di middle office per il comparto bancario – assicurativo, proprio per non gravare le filialicon un settore che, come si evince dai progetti in corso, vuole essere centrale, specifico ed altamente personalizzato per le banche.

Tutto questi buoni propositi trovano al momento poche resistenze, ma qualche dubbio emerge quando si parla dei costi associati alle trasformazioni proposte. Sembrano infatti importanti gli esborsi ed investimenti che riguarderanno piccole e grandi realtà. Preparazione del personale, programmazione digitale, nuove sedi e figure specializzate, si traducono in maggiori uscite di cassa, seppur iniziali, per gli istituti che vogliono scommettere su una realtà che, comunque, nel medio – lungo termine, sembra poter essere vincente per tanti fattori: solidità delle banche, possibilità di scambio dati della clientela - in essere o in divenire - fra compagnie assicurative ed istituti bancari (e qui di nuovo si apre il capitolo privacy sempre connesso alla digitalizzazione dei processi) ma anche la possibilità di abbattere i costi, rispetto al recente passato, personalizzando le offerte sulle necessità e le abitudini del cliente.

 

 

Le opinioni espresse nelle news sono a cura della direzione e non coinvolgono assolutamente i membri del comitato scientifico di Tempo Finanziario.